I primi anni

Nato in Iran a Teheran il 12 novembre 1817, Mirza Husayn-‘Alí godeva di tutti i vantaggi conferiti dai Suoi nobili natali. Sin dalla tenera età, mostrò conoscenza e saggezza straordinarie.

Da giovane, invece di inseguire come Suo padre una carriera al servizio del governo, Mirza Husayn-‘Alí decise di dedicare le Sue energie alla cura dei poveri, senza mostrare alcun interesse per la posizione sociale o per la notorietà.

Quando accettò la religione del Báb, la vita di questo nobiluomo e della Sua famiglia cambiò radicalmente. Anche se non Si incontrarono mai di persona, dal momento in cui sentì parlare del messaggio del Báb, Mirza Husayn-‘Alí gli dichiarò la Sua totale fedeltà e dedicò tutte le Sue energie e la Sua influenza alla sua promozione.

La casa di Bahá’u’lláh (destra) e una foto storica della sua entrata (sinistra) a Tákur nel nord dell'Iran, la casa è stata demolita dal governo iraniano nel 1981.

Nel 1848 a Badasht, un villaggio nel nordest dell’Iran, ebbe luogo un importante incontro dei seguaci del Báb. Mirza Husayn-‘Alí svolse un ruolo centrale nel suo svolgimento, che affermò l’indipendenza della nuova religione. Da quel momento, Egli fu chiamato Bahá’u’lláh, che in arabo significa “Gloria di Dio”.

Mentre la comunità dei seguaci del Báb si rafforzava, crebbe anche la feroce opposizione che essa suscitò. Migliaia di persone furono sottoposte a trattamenti barbari e crudeli e molte furono trucidate. Quando trecento bábí cercarono riparo in un mausoleo abbandonato detto Shaykh Tabarsi, Bahá’u’lláh Si mise in viaggio per unirSi a loro, ma Gli impedirono di arrivare a destinazione.

Nel 1850 il Báb fu fucilato in pubblico. Fu subito evidente che Bahá’u’lláh era l’Unico al quale i bábí potessero rivolgersi essendo stati uccisi tutti I principali sostenitori del Bàb.